Fianona – Bersezio – Laurana

Laurana

S. Giorgio

A Laurana abbiamo addirittura tre chiese che conservano affreschi medievali. Lungo il mandracchio c’era il vecchio cimitero di Laurana: delle sue tre chiese si è conservata solo quella della SS. Trinità, che custodisce gli affreschi di Alberto da Costanza. Le altre due chiese dipinte si trovano nel centro storico di Laurana, caratterizzato da edifici quasi accatastati gli uni agli altri: questo impianto urbanistico è stato condizionato dalle mura medievali sulle quali sono poi sorte le case.

Nella chiesa parrocchiale di S. Giorgio osserviamo affreschi attribuibili a due botteghe diverse: quella di Vincenzo da Castua e quella del Maestro Variopinto. La volta stellata a costoloni è incorporata a un semplice presbiterio quadrato. I campi della volta sono riempiti da angeli musicanti. Sul retro dell’arco trionfale, nella scena del Giudizio Universale sono raffigurati i dannati che finiscono nelle fauci del Leviatano. L’intradosso è colmato dai profeti dell’Albero di Iesse. Al martirio di S. Giorgio, titolare della chiesa, sono dedicate le scene sulla destra del presbiterio. Con naturalismo gotico sono descritte nel dettaglio le scene dei supplizi imposti al corpo del santo, martoriato con una ruota chiodata, immerso in un paiolo di acqua bollente e dilaniato con i pettini per cardare la lana. Nella volta centrale Giorgio è invece ritratto secondo l’iconografia classica come cavaliere che vince il drago e salva la fanciulla. La presenza della giovane vergine sacrificata al drago si riscontra raramente: questo è uno dei pochi esempi. Purtroppo l’affresco è piuttosto deteriorato ed è riconoscibile solo nella parte superiore che raffigura la predestinata davanti alle mura della città. Sulla parete settentrionale del presbiterio è ritratta una scena nota con il nome tedesco di Kreuzigung mit Gedränge, molto popolare nell’arte centroeuropea. Gesù, affiancato dai due ladroni ricurvi sulle loro croci, è agonizzante; tutt’intorno una ressa di soldati, fra i quali il capitano Longinus che indica con il dito il moribondo. Un gruppo con le tre Marie e Giovanni sorregge la Madonna affranta dal dolore; Maddalena dai capelli sciolti piange abbracciando il fondo della croce; i soldati dalle fisionomie caricaturali si contendono la tunica del Cristo. I testi del Vangelo sono scritti nei rotoli che colmano tutti gli spazi liberi dello sfondo e che, a mo’ di nuvolette dei fumetti, riportano le parole dei presenti. Questo quadro è una delle più belle raffigurazioni medievali in Istria, mentre i suoi personaggi sono paragonabili a quelli della Danza macabra di Vermo.

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