Bicicci – Barbana – Prodol

Bicicci

S. Martino

L’unica traccia dell’antico convento benedettino è la chiesa di S. Martino a Bicicci. Le pitture murali interne risalgono al 1319: lo testimoniava un’iscrizione sulla parete settentrionale ormai andata persa, che nominava il committente Martin Bobosius, cioè Boboš, citato nella Delimitazione istriana come zupano di Barbana.

Gli affreschi si trovano nel presbiterio e su parte della parete meridionale. Illustrano il nuovo tipo gotico del Crocifisso che ha entrambi i piedi fissati con un unico chiodo. Le forme si rifanno ancora alla tradizione romanica; i volumi dei volti e dei corpi sono ricavati applicando linee parallele verdi e rosse. Oggi, a sinistra del crocifisso, su uno sfondo fiorito, sono visibili soltanto le parti inferiori del corpo dei santi. I vestiti e le calzature, che seguono la moda dell’Alto Medioevo, risultano arcaici rispetto al tempo in cui sono stati realizzati i dipinti. Nelle trombe dell’abside si ammirano degli angeli con pergamene con il testo del Sanctus latino: Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell’universo. I cieli e la terra sono pieni...
Anche i motivi ornamentali – fregi intrecciati di palmetta e astragalo – rientrano nell’iconografia romanica. Lo stesso velario, conservatosi in frammenti, si ripropone nella chiesa di S. Giovanni Decollato a Brovigne presso Valmazzinghi (Koromačno), a conferma che agli inizi del XIV secolo in Istria esisteva una bottega locale.

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