
- Gradischie di San Canziano – Capodistria
- Popecchio – Sanigrado – Cristoglie
- Silun – Rozzo – Colmo
- Draguccio – Passo – Gradigne – Moncalvo
- Pèdena – Gallignana – Lindaro
- Pisino – Vermo
- Portole – Circoti – Raccotole di Montona
- Visinada – Madonna dei Campi, presso Visinada – Santa Domenica di Visinada
- Visignano – Mondellebotte – Parenzo
- S. Lorenzo del Pasenatico – Madonna del Lago
- Sorici – Duecastelli – Canfanaro
- Gimino – Sanvincenti
- Valle – Valmadorso – Fasana – Pomer
- Bicicci – Barbana – Prodol
- Iessenovizza – Villanova d’Arsa – Vragna
- Fianona – Bersezio – Laurana
Pèdena – Gallignana – Lindaro
Pèdena
S. Michele
Pèdena era il centro della più piccola diocesi istriana. Per le sue dimensioni e gli introiti ridotti fu soprannominata “diocesi delle noci”. Apparteneva al patriarcato d’Aquileia. Nel Medioevo i vescovi erano generalmente di origine germanica e italica. L’imperatore tedesco aveva il diritto di patronato sulla nomina del vescovo di Pèdena. Gli alti prelati svolgevano funzione di vicari generali del patriarca d’Aquileia e, nelle vesti di vescovi “ambulanti”, consacravano le chiese disseminate sul vasto territorio del patriarcato, soprattutto in suolo sloveno.
I dipinti murali nella chiesa di S. Michele furono rinvenuti da Branko Fučić nella primavera del 1947: ad eccezione di un piccolo frammento sulla parete occidentale, si sono conservati unicamente sulla parete settentrionale. Illustrano l’Adorazione dei Magi, l’Ultima cena, la Preghiera sul Monte degli Ulivi, il Bacio di Giuda, Cristo davanti a Pilato, la Flagellazione di Cristo e un S. Giorgio martire. Questo ciclo incompleto della vita di Cristo nasce in un clima di arte gotica cosmopolita di corte. In alcune scene come il Bacio di Giuda, i personaggi sono pigiati come sardine. In alcune sequenze si nota una moltitudine di teste strette le une alle altre, collocate di profilo a tre quarti, inclinate in modo tale che sembra abbiano il collo spezzato. La forma grafica del volume, ottenuta sfumando i tratti sottili di un color ocra, è la particolarità stilistica di questa bottega e rappresenta uno degli elementi che ci portano a mettere in relazione questo ciclo con la pittura di Alberto da Costanza.
La chiesa di S. Michele affonda in una magica cornice mitologica che potete godervi appieno agli inizi di agosto partecipando al Legendfest, il festival di storie popolari, miti e leggende dell’Istria.
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