
- Gradischie di San Canziano – Capodistria
- Popecchio – Sanigrado – Cristoglie
- Silun – Rozzo – Colmo
- Draguccio – Passo – Gradigne – Moncalvo
- Pèdena – Gallignana – Lindaro
- Pisino – Vermo
- Portole – Circoti – Raccotole di Montona
- Visinada – Madonna dei Campi, presso Visinada – Santa Domenica di Visinada
- Visignano – Mondellebotte – Parenzo
- S. Lorenzo del Pasenatico – Madonna del Lago
- Sorici – Duecastelli – Canfanaro
- Gimino – Sanvincenti
- Valle – Valmadorso – Fasana – Pomer
- Bicicci – Barbana – Prodol
- Iessenovizza – Villanova d’Arsa – Vragna
- Fianona – Bersezio – Laurana
Valle – Valmadorso – Fasana – Pomer
Valle
S. Spirito
Di Valle, borgo di notevole importanza sotto il governo del patriarca d’Aquileia, sono rimasti due anelli di mura. La chiesa parrocchiale con la cripta e un'interessante scultura preromanica di Valle e dintorni sono indice del peso che aveva questa località. L’ampia navata della chiesa con le cappelle laterali custodisce preziose opere d’arte, fra cui spiccano un sarcofago preromanico, un crocifisso romanico e il polittico rinascimentale di legno intagliato.
Due sono le chiese vallesi che conservano affreschi medievali. La chiesa di S. Spirito presenta un’armoniosa forma prismatica; le pareti sono costruite con pietre scolpite disposte secondo un ordine regolare; il tetto è di scrile. La facciata è abbellita da una plastica architettonica ben scolpita. La chiesa ha inoltre conservato, al centro della volta a sesto acuto, un bel dettaglio di un supporto di pietra profilato previsto per sostenere la lampada perpetua. Gli interni minuti della cappella sono decorati con affreschi, attualmente messi in relazione con l’opera di Alberto da Costanza, che ha dipinto anche la vicina chiesa cimiteriale di S. Antonio, nella quale s’intravvedono appena le scene della vita del santo titolare sotto gli strati di affreschi ridipinti in epoca più recente. S’intuisce la scena di S. Antonio che sotterra S. Paolo eremita con indosso il caratteristico vestito di foglie di palma. Sulla parete occidentale sono raffigurate le pene dell’inferno (le fiamme accarezzano i paioli, dentro i quali bollono i corpi dei dannati) che somigliano in modo impressionante a quelle nella chiesa del S. Spirito. Per quanto concerne l’organizzazione degli spazi, le scene della Fuga in Egitto, la Strage degli innocenti e l’Ultima cena sono le più convincenti. Ricche di dettagli, sollecitano continuamente l’occhio che può riposare solo sul bianco dell’intonaco steso sugli spazi danneggiati. È strano immaginare una chiesa che, invece di essere pervasa dalla calma, vibra delle pennellate irrequiete del maestro Alberto.
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