
- Gradischie di San Canziano – Capodistria
- Popecchio – Sanigrado – Cristoglie
- Silun – Rozzo – Colmo
- Draguccio – Passo – Gradigne – Moncalvo
- Pèdena – Gallignana – Lindaro
- Pisino – Vermo
- Portole – Circoti – Raccotole di Montona
- Visinada – Madonna dei Campi, presso Visinada – Santa Domenica di Visinada
- Visignano – Mondellebotte – Parenzo
- S. Lorenzo del Pasenatico – Madonna del Lago
- Sorici – Duecastelli – Canfanaro
- Gimino – Sanvincenti
- Valle – Valmadorso – Fasana – Pomer
- Bicicci – Barbana – Prodol
- Iessenovizza – Villanova d’Arsa – Vragna
- Fianona – Bersezio – Laurana
Visignano – Mondellebotte – Parenzo
Visignano
S. Antonio
Imboccata la strada che da Visignano porta a Parenzo, incontriamo subito la chiesa di S. Antonio, un armonioso edificio gotico dai blocchi di pietra scolpiti e disposti regolarmente, con il tetto di scrile (grosse scaglie di pietra) e un campanile a vela sulla facciata. Le pareti sono decorate con le leggende della vita di S. Antonio abate e parti del ciclo cristologico. S. Antonio siede su di un trono al centro della parete del presbiterio. Nell’area inferiore, sulla sinistra, S. Veronica regge il velo con impressa l’impronta del volto di Gesù, mentre sulla destra vediamo S. Elena. Più sotto ancora sono ritratti i membri della confraternita di S. Antonio. Sulle pareti laterali le scene hanno dimensioni minori e la collocazione delle figure nello spazio lascia a desiderare. Un motivo anomalo calamita la nostra attenzione: la Tentazione di S. Antonio – una donna avvenente solleva la sottana e mostra al santo la gamba nuda con l’intento di sedurlo. Gli affreschi appaiono piuttosto deteriorati dall’umidità, senza contare che un intervento di restauro agli inizi del 1900 ha compromesso una debita interpretazione delle opere: e proprio a causa di questo intervento, gli affreschi nonostante portassero la firma del maestro Domenico, non venivano messi in relazione con quelli del maestro firmato a Sovignacco (al quale si attribuiva parte dei quadri della chiesa di S. Giacomo a Mondellebotte), anche se si trattava sempre dello stesso autore.
Print pagina Invia ad un amico